lunedì 25 febbraio 2013

Armonie dello Spirito





Ascolta: Campane dell'Abbaye de Solesmes


“O beata solitudo, o sola beatitudo”

«Silenzio e solitudine: due cose che per lo più si cerca di evitare.
Tuttavia, sono così necessarie, quando si sente il bisogno di approfondire la propria vita. E chi si può sottrarre a lungo a questo sentimento?
Il silenzio, in questo senso, non è un vuoto, ma è un linguaggio che si nutre volentieri della solitudine, perché è lì che può farsi valere pienamente.
Il silenzio non è assenza, ma una cassa di risonanza che fa sentire una Parola che altrimenti non verrebbe udita.
Il silenzio prepara la strada verso la felicità che scaturisce dalle cose che avvengono nel cuore e nell’anima.
Quando il silenzio parla così, la solitudine diventa allora una necessità e una pienezza di vita.
Il silenzio e la solitudine riguardano ciascun essere umano, ogni credente e la possibilità che gli viene offerta è quella di conoscere la sua interiorità, fare “vuoto” nella propria esistenza per scoprirvi una Presenza».

Un Certosino

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