venerdì 1 febbraio 2013

Festa della vita consacrata (Lc 2,22-40)

«I miei occhi hanno visto la tua salvezza» (Lc 2,30)

Il brano che la liturgia ci offre nella festa della vita consacrata consegna di nuovo, tra le nostre braccia, Gesù bambino, a non troppa distanza dal Natale già celebrato. Simeone e Anna, mossi dallo Spirito Santo, lodano Dio nel bambino Gesù. Il vero e profondo incontro con Gesù provoca un canto di benedizione all'Altissimo. Gesù è la speranza inestinguibile da proclamare al mondo intero, colui che riaccende anche lo "stoppino dalla fiamma smorta" (Is 42,3) perchè egli è dono, è agàpe. Dal suo "essere prossimo" nell'amore egli rilancia ogni vita, la quale può avere anche tratti di desolazione e apatia.
Noi tutti siamo chiamati a vivere questo amore, immeritato e assolutamente gratuito, rendendo lode e onore all'Unica Sorgente. La bontà di Dio venga accolta e ri-considerata da ogni uomo, anche dentro le trame complesse e intricate che la vita può riservarci. 
Il Signore ci aiuti, ci consoli, ci indichi la via dell'amore come incontro autentico e sempre nuovo con Lui!

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