venerdì 24 maggio 2013

Solennità della Santissima Trinità


Qualcuno ha detto che Dio è cosi perfetto che non poteva rimanere da solo. Dio decide di non rimanere da isolato nell’alto dei cieli, ma si apre alle relazione e alla differenza. Sant’Agostino ci parla della Trinità come un circolo virtuoso nel quale il Padre ama il Figlio (l’amato) nella comunione dello Spirito Santo (l’amore). Ecco un modello sublime per le nostre relazione spesso difficili e tortuose. L’altro - che rimane pur sempre un mistero -  ha bisogno delle nostre cure e cerca in noi degli occhi pieni di compassione e di perdono. Allora si, questo è un impegno arduo che può anche scontrarsi con i nostri propri limiti, ma a nessuno è chiesto l’impossibile; un po’ alla volta, passo dopo passo, la pace diventa possibile: «Tutto posso in colui che mi dà la forza» (Filippesi 4,13).

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