martedì 24 dicembre 2013

Natale del Signore Lc 2,15-20



Rallegriamoci! Oggi è nato per noi Colui che aspettavamo. Oggi è nato Colui che ci salverà dal male e dai nostri peccati. Come i pastori andiamo, corriamo fino a Betlemme per vedere, per contemplare con i nostri occhi il bambino che ci è stato annunciato dai profeti. É un contemplare che richiede uno sguardo di fede; in effetti in questo bambinello vulnerabile e in apparenza senza niente di speciale, si nasconde il Dio che da tutta l’eternità ci ha amati e che è venuto a compiere l’atto supremo dell’amore facendosi uomo per noi. Il mistero dell’Incarnazione è così meraviglioso che ci è difficile trattenerlo per noi e annunciarlo diventa un’esigenza, proprio come fecero i pastori: “quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori”. Se davvero incontriamo il Dio fatto bambino, pur non comprendendo del tutto, avvertiamo che è qualcosa di più grande di noi e questo ci spinge a condividere la buona notizia. Non dobbiamo aver paura dello stupore di chi ci ascolta, né della parte di mistero che non capiamo, si tratta qui di tuffarsi in esso! Questo è l’insegnamento di Maria che custodiva e meditava tutto dentro di sé. È un atteggiamento di abbandono e di fiducia. Preoccupiamoci di Gesù che nasce nella nostra vita, Lui si preoccuperà di noi. La grazia del Natale ci faccia vivere il nostro quotidiano glorificando e lodando Dio come i pastori, perché nella nostra vita qualcosa è cambiato, è nato un bambino…

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