Giovani frati in cammino

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Frati in preghiera

Rapisca, ti prego, o Signore,l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio.

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,che sei vergine fatta Chiesa.

Giovani frati itineranti

Una gita a Perugia

sabato 30 agosto 2014

XXII Domenica del T.O. Mt 16,21-27



Nel cammino della vita e della gioia il Signore ci accompagna e ci precede. Egli ci mostra la via, quella che Lui ha percorso, che porta alla vita eterna, ma che passa per la croce. Vogliamo seguirlo? Questa e solo questa è la strada. Quella del dono di sé, del vivere per il Signore e per gli altri invece che per se stessi. E la ricompensa è grande. Ne vale la pena!

sabato 23 agosto 2014

XXI Domenica del T.O. Mt 16,13-20



«Ma voi, chi dite che io sia?» Con questa domanda Gesù vuole conquistare il nostro cuore affinché possa esprimere dal profondo una consapevolezza di intima e personale relazione con Lui. “Chi è Gesù per te?” “Per te”… e non “per la gente”… Pietro lo dichiara «il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Da tale riconoscimento riacquista slancio in suo cammino di sequela, quello del discepolo che si fa in tutto simile al Maestro, al Cristo umiliato e sofferente.

giovedì 21 agosto 2014

Dolce luce


"Chi sei tu, dolce luce, che mi riempie e rischiara l'oscurità del mio cure? Tu mi guidi come una mano materna e mi lasci libero, così non saprei più fare un passo. Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e lo racchiude in sé, da te lasciato cadrebbe nell' abisso del nulla, dal quale tu lo elevi all'essere. Tu, più vicino a me di me stessa e più intimo del mio intimo e tuttavia inafferrabile ed incomprensibile che fai esplodere ogni nome: Spirito Santo - Amore eterno! Non sei la dolce manna che dal cuore del Figlio fluisce nel mio, cibo degli angeli e dei santi? Egli, che si levò dalla morte alla vita, ha risvegliato anche me ad una vita nuova dal sonno della morte e mi dà una nuova vita di giorno in giorno, e un giorno la sua pienezza mi sommergerà, vita dalla tua vita - tu stesso: Spirito Santo - Vita eterna! Sei tu il raggio che guizza giù dal trono del giudice eterno ed irrompe nella notte dell'anima che mai si è conosciuta? Misericordioso ed inesorabile penetra nelle pieghe nascoste. Si spaventa alla vista di se stessa lascia spazio al santo timore, inizio di ogni sapienza, che viene dall'alto e ci àncora con forza nell'alto: alla tua opera, come ci fa nuovi, Spirito Santo - Raggio Impenetrabile! Sei tu la pienezza dello Spirito e della forza con cui l'agnello sciolse il sigillo dell'eterno decreto divino? Da te sospinti i messaggeri del giudice cavalcano per il mondo e separano con spada tagliente il regno della luce dal regno della notte. Allora il cielo diventa nuovo e nuova la terra e tutto va al suo giusto posto con il tuo alito. Spirito Santo - Forza vittoriosa. Tu sei l'artefice che costruisce il duomo eterno che s'innalza dalla terra al cielo. Da te animate s'innalzano le colonne e restano saldamente fisse. Segnate con il nome eterno di Dio si alzano verso la luce sostenendo la cupola, che chiude il santo duomo coronandolo, la tua opera che trasforma il mondo. Spirito Santo - Mano creatrice di Dio. Sei tu colui che creò il chiaro specchio, vicinissimo al trono supremo, come un mare di cristallo, in cui la divinità amando si guarda? Ti chini sulla più bella opera della tua creazione e raggiante ti illumina il tuo proprio splendore, e la pura bellezza di tutti gli esseri, unita nel grazioso aspetto della Vergine, tua immacolata sposa: Spirito Santo - Creatore dell'universo. Sei tu il dolce canto dell'amore e del santo timore che eternamente risuona attorno al trono della Trinità e sposa in sé il puro suono di tutti gli esseri? L'armonia che congiunge le membra al capo, in cui ciascuno, felice, trova il segreto senso del suo essere e giubilante irradia, liberamente sciolto nel tuo fluire. Spirito Santo - Giubilo eterno!

Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)


mercoledì 20 agosto 2014

Purifica me

«Signore, amico degli uomini, a Te ricorro al mio risveglio, cominciando il compito assegnatomi nella tua misericordia: assistimi in ogni tempo ed in ogni cosa; preservami da ogni seduzione mondana, da ogni influenza del demonio; salvami e introducimi nel tuo Regno eterno.
Tu sei infatti il mio Creatore, la fonte ed il dispensatore di ogni bene: in te riposa tutta la mia speranza, ed io ti rendo gloria ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Mio Dio, purifica me, peccatore, che non ho mai fatto il bene davanti a Te; liberami dal male e fa che si compia in me la tua volontà: affinché senza timore di condanna, apra le mie labbra indegne e celebri il tuo Santo Nome: Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Abbi pietà di noi, Signore, abbi pietà di noi, privi di ogni giustificazione, noi peccatori ti rivolgiamo, o nostro Sovrano, questa supplica: abbi pietà di noi.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, abbi pietà di noi: in te infatti, abbiamo riposto la nostra fiducia; non ti adirare oltremodo con noi, né ricordare i nostri peccati; ma misericordioso come sei, volgi su di noi il tuo sguardo benigno e liberaci dai nostri nemici.
Tu infatti sei il nostro Dio e noi siamo il tuo popolo; tutti siamo opera delle tue mani ed abbiamo invocato il tuo nome.
Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen». 

San Macario 

sabato 16 agosto 2014

XX Domenica del T.O. Mt 15,21-28



Oggi il vangelo ci presenta la storia di una donna disperata per la malattia di sua figlia. La sua preghiera fiduciosa e insistente permette a Gesù di vedere in lei il totale abbandono alla Sua potenza salvifica. Mettiamoci anche noi in questa disposizione d'animo, in una preghiera che non ha paura, ma che spera di trovare ciò che il cuore desidera nella volontà del Padre. Anche nelle situazioni più critiche poniamo tutta la nostra fiducia nell'aiuto di Gesù e vedremo. Non ne saremo delusi.

giovedì 14 agosto 2014

Assunzione della Beata Vergine Maria Lc 1,39-56



Oggi contempliamo l’incontro di due donne, un incontro fatto di gesti, di sussulti, di lodi e benedizioni. Forse non ci pensiamo mai troppo, ma quando incontriamo un'altra persona, in noi nasce una doppia reazione: una esteriore e una interiore, la prima affidata ai gesti  e la seconda  affidata alle emozioni. Contemplare questi ambiti relazionali significa entrare nel sacrario della relazione, ascoltare la qualità del nostro legame con l’altra persona; significa chiederci: “Il sentimento generato dall’incontro con l’altro in che modo implica la mia vita di fede?” Maria condivide la gioia di diventare mamma e la esprime come un incontro profondo con Dio. Ella annunzia la fedeltà e la protezione che Dio ha donato alla sua vita attraverso il dono di quel bambino.

venerdì 8 agosto 2014

XIX Domenica del T.O. Mt 14,22-33



In questo vangelo il Signore ci pone delle domande sulla fede. La nostra è una fede matura? Sappiamo camminare senza sprofondare? Dopo aver compiuto il miracolo della moltiplicazione dei pani, Gesù sembra abbassare i toni e, dopo aver esortato i discepoli a precederlo nel cammino, si allontana da loro, lasciandoli soli. La distanza mette in crisi, la mancanza di una guida suscita paure e turbamenti. Le azioni straordinarie che possiamo compiere sono suscitate e sostenute solo da una fede salda. Se essa vacilla, crollano anche le nostre imprese. Resta però la mano di Gesù a sostenerci in ogni avversità della vita. L’invito è allora a crescere nella fede, nell'affidamento al Maestro, colui che suscita in noi ogni desiderio di amore e di vita.

mercoledì 6 agosto 2014

Di fronte a Dio


«La relazione con Dio è quella che chiamiamo preghiera: in realtà si tratta di un’azione. Devi perciò riconoscere che solo in virtù di un atto spirituale il tuo spirito viene nutrito e riceve di­rettamente da Dio le energie per crescere. Ciò di cui devi essere convinto è che ogni contatto con Dio è preghiera, ma non ogni preghiera è contatto con Dio! Molti infatti pregano senza esservi preparati e senza alcun desiderio di co­municare con Dio. Ma questa non è preghiera, perché la preghiera è un’opera realizzata in col­laborazione tra l’uomo e Dio.
Se la «camera» è quindi il «luogo» messo a parte da Cristo per l’opera della preghiera inte­riore, ne consegue che per tutto il tempo che vi trascorri devi necessariamente perseverare nel­l’opera della preghiera; questo significa che devi sempre restare in contatto spirituale con Dio.
Dio può concedere a qualcuno l’opportunità di restare a lungo nella propria camera, come è il caso del monaco, che è giustamente ritenuto un cristiano che è entrato nella camera e che ha chiuso definitivamente la porta dietro di sé: questi non vuole avere più alcun rapporto con la mondanità e con le sue vane preoccupazioni. A un altro può darsi che Dio conceda la possibilità di restare nella propria camera solo alcune ore al giorno; ma alla maggior parte della gente non è possibile restarvi se non per un’ora al giorno, e a volte addirittura per un tempo ancora più breve. In ogni caso questa differenza di tempo disponi­bile per dimorare e pregare nella propria camera è compensata in altri modi dallo Spirito santo, quando uno è fedele e sincero nel proprio cam­mino spirituale. Infatti, nella misura in cui tu aneli veramente alla preghiera, lo Spirito ti con­cede, anche in poco tempo, delle grosse oppor­tunità di rallegrar ti e di sentirti ricolmo della presenza di Dio.
Non devi quindi rattristarti per la scarsità del tempo disponibile per appartarti nella camera; devi piuttosto assicurarti di essere pronto e pie­no di desiderio di comunicare con Dio: allora ti accorgerai che i minuti possono essere come giorni. In genere, comunque, il lamento per la scarsità del tempo disponibile per la preghiera è solo una falsa scusa per giustificare l’«io» nella sua negligenza, trascuratezza e indifferenza nel­lo stare di fronte a Dio».

 da Consigli per la preghiera di Matta el Meskin