sabato 14 marzo 2015

IV Domenica di Quaresima - GV 3,16-21




È un messaggio di speranza quello del Vangelo! Lo sguardo di Dio è pieno di amore per l’umanità; questo amore diventa piena compassione per l’uomo quando Dio assume in Gesù la condizione umana, fino all’estrema conseguenza della morte. Ma la luce vera non può essere spenta, nemmeno dalla morte! Ci si può nascondere nella vita, si può fuggire, ma la luce non si spegne… Le nostre chiusure, le nostre tenebre hanno bisogno di conversione, di volgersi verso la luce di Cristo. Questa luce può ferire perché svela la nostra ambiguità e non ci lascia al riparo confortevole dell’ombra in cui spesso ci piace rimanere, dato che è comodo, gradevole, non ci chiede di rimetterci in gioco… Ma rimanere nell’ambiguità non permette di vivere le relazioni in modo pieno, da “salvati”. Solo nella luce possiamo far esperienza dell’abbraccio accogliente che conferma l’uomo nella sua dignità di figlio amato del Padre.


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